L’Earth OverShoot Day 2020 cadrà il 22 agosto, oltre tre settimane dopo rispetto all’anno scorso, in un contesto in cui la pandemia COVID-19 ha rallentato in modo improvviso e forzato le attività umane. Le questioni di salute pubblica e il recupero economico sono diventate le sfide più importanti, in tutto il mondo; in questo scenario, Schneider Electric, il leader nella trasformazione digitale della gestione dell’energia e dell’automazione, e Global Footprint Network hanno unito le forze per avviare e alimentare una conversazione di livello strategico su come generare successo per le aziende nel lungo termine.
Le due aziende hanno pubblicato l’e-book “Strategies for One-Planet Prosperity” che tratteggia un quadro di riferimento per le aziende che vogliano rimanere rilevanti in un mondo sempre più influenzato dal cambiamento climatico e dalla riduzione delle risorse; si tratta di migliorare le condizioni di vita dell’umanità rimanendo entro le capacità del nostro pianeta (“one-planet prosperity”). Come si spiega nel testo, questa strategia bifronte sta diventando essenziale per costruire un vantaggio competitivo nel lungo termine. La scelta è tra pianificare in anticipo sostenendo l’esigenza di benessere delle persone e promuovendo la sicurezza delle risorse, aumentando così la possibilità di ottenere successo economico e resilienza – o continuare come niente fosse, business-as-usual, e diventare irrilevanti.
“L’esigenza di avviare un recupero economico è nelle menti di tutti, ed è arrivato il momento in cui imprenditori e leader industriali devono riconoscere che offrire prodotti e servizi che migliorino le opportunità per il genere umano non è una questione di “fare del bene”, bensì una scelta necessaria per gli affari” commenta Mathis Wackernagel, fondatore e presidente di Global Footprint Network.
Il modello di “prosperità con un solo pianeta” (one-planet prosperity) era stato lanciato l’anno scorso da Schneider Electric e Global Footprint Network. Quest’anno i due partner hanno collaborato per dimostrare come le aziende i cui prodotti e servizi sono creati e offerti in modo da supportare il futuro a lungo termine dell’umanità – contribuendo a spostare sempre più in avanti la data dell’Earth Overshoot Day – hanno una maggiore possibilità di restare rilevanti nel lungo periodo.
Ricerche condotte dalle due organizzazioni evidenziano, ad esempio, che se il 100% degli edifici e delle infrastruttre industriali esistenti nel mondo fossero equipaggiati con le tecnologie per l’efficienza energetica e per l’uso di fonti rinnovabili già disponibili grazie a Schneider Electric e i suoi partner, la data dell’Earth Overshoot Day potrebbe spostarsi di almeno altri 21 giorni (assumendo che non vi siano cambiamenti rilevanti nel comportamento umano). Questo significa che le sole azioni di riqualificazione energetica potrebbero fare ben tre settimane di differenza.
Per dare il senso di questo dato, si pensi che se riuscissimo a spostare di cinque giorni all’anno l’Earth Overshoot Day, prima del 2050 saremmo arrivati a un modello di sviluppo compatibile con le risorse disponibili sul pianeta – in linea con gli accordi sul clima di Parigi. L’e-book contiene anche altri esempi di aziende di vari settori economici che hanno modelli di business in linea con il modello di prosperità con un solo pianeta.
Earth Overshoot Day nel 2020 si è spostato in avanti, ma per i motivi sbagliati
Nel giorno dell’Earth Overshoot Day, l’umanità avrà consumato tutte le risorse naturali che il Pianeta può ricostituire nell’arco di tutto l’anno – il che include anche la capacità di assorbimento da parte degli ecosistemi naturali delle emissioni di anidride carbonica prodotte dall’utilizzo di carburanti fossili. La data molto più in avanti rispetto all’anno scorso riflette una riduzione dell’Impronta Ecologica Globale di almeno il 10% tra il primo gennaio e l’Earth Overshoot Day. Secondo le ricerche di Global Footprint Network, questa riduzione è stata in larga parte dovuta al rallentamento di trasporti e settore delle costruzioni dovuti ai lockdown introdotti in varie parti del mondo a causa del COVID-19. Le emissioni di anidride carbonica sono diminuite del 14,5% e l’utilizzo di risorse forestali è sceso dell’8%.
Il calo nel consumo di risorse osservato nel 2020 è stato improvviso e inaspettato. Dato che ci è stato di fatto imposto, è destinato ad essere temporaneo. L’umanità continua comunque a chiedere alla natura troppo, come se vivessimo su 1,6 Terre.
“Oggi possiamo partire dalla crisi che il COVID-19 ha scatenato verso un futuro che offra resilienza e lavoro per tutti, per scelta. Un ingrediente chiave è cambiare la visione della sostenibilità, che da obiettivo nobile deve diventare azione fondamentalmente necessaria. Questo può aiutare a moltiplicare il sostegno al modello di prosperità in un solo pianeta, che è la strategia più fattibile a nostra disposizione. Sicuramente è meglio della povertà in un solo pianeta” commenta Olivier Blum, Chief Strategy and Sustainability Officer di Schneider Electric.
L’e-book scritto da Schneider Electric e Global Footprint Network esorta con forza tutti coloro che hanno un potere decisionale a prendersi il tempo per porsi la domanda più strategica che oggi ci si possa porre: la mia azienda lavora a favore del successo nel lungo termine per l’umanità?
Scarica l'e-book Strategy for One-planet Prosperity: How to build lasting business success on a finite planet